Dott: Catia Annarillipsicologa psicoterapeutaRiceve: Albano Laziale, Piazza Salvatore Fagiolo n.9 Roma, Via Paolo Paruta n. 24 scala E int. 7 Tel: 3471302714 Mail: scrivimi una mail Sito Web: http://ww.psicologa.catia.annarilli.it Chi sono: lavoro come libera professionista dal 2008 nell'ambito della psicologia e della psicoterapia, mi occupo di psicoterapia rivolta all'individuo, alle coppie e alle famiglie. Laureata in Psicologia Clinica e di Comunità all'Università La Sapienza di Roma nel 2002, mi sono specializzata in Psicoterapia Sistemica Relazionale presso la SRPF - Scuola Romana di Psicoterapia Familiare. Sono iscritta alla SITF - società italiana di terapia familiare. L'attività clinica è affiancata all'impegno nel settore della formazione e dell'intervento nel sociale e nelle istituzioni. L'attività clinica è in supervisione. Svolgo attività clinica in regime di libera professione presso gli studi di Albano e di Roma. L'intervento di psicoterapia è un intervento specialistico teso al sostegno e alla risoluzione di conflitti e comunque del disagio la cui finalità è l'aumento del benessere. Il terapeuta è attento alla storia delle persone e alla dimensione più profonda del loro disagio, nell'incontro terapeutico e nella particolare relazione che si crea tra paziente e terapeuta sta l'esperienza stessa di cambiamento. All'interno di questa nuova relazione le persone possono avere una nuova esperienza di accoglimento degli aspetti di maggiore fragilità e di riconoscimento di aspetti disfunzionali, che nel tempo possono però essere abbandonati in un processo di crescita che li porterà ad acquisire nuove e più efficaci e soddisfacenti modalità di relazione con se stessi e con gli altri. L'approccio terapeutico di riferimento è quello sistemico relazionale in cui i sintomi e il disagio del singolo individuo sono il risultato di una complessa interrelazione tra esperienza soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali e capacità cognitive di valutazione della propria situazione. I concetti di base derivano dalla teoria dei sistemi e dalla cibernetica di secondo ordine. Nel ciclo vitale della famiglia vi è l'evoluzione stessa del sistema familiare, l'incontro con alcuni momenti importanti o eventi critici (un lutto, una nascita, una separazione ...) portano ad una momento di disorganizzazione - riorganizzazione del sistema stesso, implicano il superamento di alcuni compiti di sviluppo, permettendo così il passaggio ad una fase successiva. Dove tale passaggio non avviene si determina uno stallo disfunzionale del sistema e una rigidità poco adattiva e quindi malessere e sofferenza. Sono questi i compiti di sviluppo che si possono affrontare e risolvere in un percorso di psicoterapia che può essere sia familiare che individuale con approccio sistemico, ovvero con una considerazione alle relazioni significative. La famiglia, è considerata come un sistema vivente ed è di riferimento nell'esperienza emotiva della una persona, è il primo contesto emotivo esperienziale all'interno del quale i sintomi assumono una funzione precisa per il funzionamento relazionale del gruppo di persone che ne fanno parte, ed è su questa funzione e sul messaggio comunicativo in esso contenuto che si realizza il lavoro terapeutico. I conflitti che tendono a disgregare il sistema-famiglia, creano una tensione emotiva che è vissuta in termini drammatici dal portatore del sintomo; egli si fa carico, attraverso la manifestazione sintomatica, di distogliere i membri della famiglia dall'affrontare in modo manifesto le proprie difficoltà relazionali concentrando l'attenzione su di sé. La terapia sistemico relazionale lavora principalmente sulla dimensione trigenerazionale della famiglia (nonni-genitori-figli) con l'uso del genogramma, sulla relazione e sulla comunicazione attuale della famiglia - qui ed ora -, indaga e comprende la funzione del sintomo del singolo nella dimensione familiare, esplora il momento del ciclo vitale che la persona attraversa nel momento in cui il sintomo si presenta rintracciandone il legame e la funzione. Il modello, sistemico relazionale è simbolico esperenziale, è un approccio costruzionista che dalla seconda cibernetica prende l'idea del terapeuta incluso nel sistema, dal modello psicoanalitico mutua la concezione dell'uso del Sé del terapeuta come principale risorsa clinica e considera la famiglia come la dimensione privilegiata per l'osservazione e l'intervento. L'approccio sistemico relazionale trova applicazione nella psicoterapia individuale, di coppia e della famiglia. In ambito clinico la terapia sistemica si occupa di situazioni sintomatologiche riconducibili a quadri diversi: comportamentali, nevrotici e psicotici; l'intervento di psicoterapia è quindi rivolto a situazioni quali ansia, attacchi di panico agorafobia, fobie specifiche per I disturbi d'ansia; depressione per la sfera dei disturbi dell'umore; problematiche legate dell'infanzia e dell'adolescenza trattabili con una terapia familiare; problematiche di coppia come separazioni, conflittualità sterilità, adozioni, situazioni di abuso, abuso di sostanze, gioco d'azzardo e dipendenze patologiche più in generale per l'area del controllo degli impulsi; disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia); bullismo e fenomeni legati alla devianza del minore e dell'adulto. Di cosa mi occupo:
I maggiori disturbi trattati sono: Disturbi d'Ansia (Attacco di Panico, Agorafobia, Fobia Specifica, Fobia Sociale, Disturbo ossessivo compulsivo, Disturbo Post-Traumatico da Stress, Disturbo dell'Umore (Episodio Depressivo Maggiore, Episodio Maniacale, Disturbo Bipolare) , Disturbi del Comportamento Alimentare (Anoressia Nervosa, Bulimia nervosa, Binge Eating), Disturbi del Controllo degli Impulsi (Cleptomania, Piromania, Gioco d'Azzardo). |