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Se il bambino è aggressivo

psicologia, psicoterapia, psichiatria, attacchi di panico, fobie, disturbi umore

Oggi essere genitori è difficile, a causa della molteplicità di stimoli e messaggi che provengono dai vari contesti nei quali siamo inseriti.
La pressione degli impegni e l'innalzamento delle aspettative cui gli individui sono sottoposti, sia in ambito lavorativo che in quello sociale, spinge le persone ad una maggiore frettolosità nel decodificare le richieste dei propri figli, le quali spesso vengono distorte, semplificate o non ascoltate.
Le ansie, la mancanza di punti di riferimento, la difficoltà nell'individuare un progetto di vita definito e solido, rendono sempre più fragile il rapporto tra genitori e figli, contribuendo all’instaurarsi di disturbi comportamentali, i quali potrebbero cronicizzarsi, qualora non si intervenga in maniera tempestiva.
Quando un bambino è aggressivo con i coetanei e capriccioso ed oppositivo nella routine quotidiana con i genitori, con tutta probabilità vuole mettere alla prova i propri familiari, i quali ad esempio, passano molto tempo fuori casa per lavoro.
Rimane poco spazio per la condivisione dei momenti, così come viene posta scarsa attenzione all’altro. Il bambino diventa capriccioso, si ribella ad ogni indicazione della mamma e reagisce con gesti irruenti per scuotere le emozioni dei genitori. Questi ultimi, come risposta, si accorgono di lui, ma in maniera negativa. Il bambino desidera essere visto e riconosciuto e così fa rumore.
Con i compagni di classe e nelle relazioni, il bambino finisce con l’essere isolato.
Le punizioni, i rimproveri e l’indifferenza, come tentativi per arginare le reazioni del bambino, si dimostrano fallimentari, poiché i divieti rimangono vuote indicazioni della propria condotta, se non sono accompagnati da una riflessione sull’accaduto.
Una strategia utile da parte degli adulti è quella di avviare, subito dopo l'atto prepotente, una breve e semplice spiegazione dell’accaduto e del perché sia meglio sperimentare un soluzione alternativa circa il comportamento scorretto.
Spesso l'esito dei rimproveri e delle punizioni sortisce l'effetto di costruire un’immagine di se stessi negativa, abbassando l'autostima e rinforzando il comportamento disfunzionale.
L'intervento migliore resta quello dell'ascolto attivo, all’interno del quale il bambino può trasformare la sua azione negativa in un'occasione di apprendimento riguardo ad una situazione difficile. Attraverso l’apprendimento, il bambino si rende capace di tradurre le proprie emozioni in pensiero e dialogo, piuttosto che nella messa in atto di un comportamento aggressivo.


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